da Democrazia Atea 26/11/2012 dc
Famiglia
Il matrimonio è una invenzione giuridica.
L’unione naturale è l’unione di due persone, uomo-donna, donna-donna, uomo-uomo. Queste unioni sono sempre esistite in natura e solo con l’invenzione delle religioni sono state disciplinate nella finalità della procreazione e nella certezza della paternità. Ma le società naturali non hanno più senso nel confinamento giuridico del matrimonio.
Non ha più senso dire che la famiglia è “fondata sul matrimonio” come recita l’art. 29 della Costituzione. Una auspicabile riforma costituzionale dovrebbe portare alla seguente formulazione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale” eliminando l’inciso seguente. Il concetto di famiglia ha radici essenzialmente economiche. I nuclei primitivi giustificavano il gruppo inteso come famiglia perchè era funzionale alla sopravvivenza della specie e alla capacità di procurare cibo.
Gli ultimi cinquemila anni ci raccontano diverse forme familiari, sempre rese necessarie dall’economia e dall’istinto sessuale. La storia contemporanea ci offre modelli familiari che superano i modelli conosciuti e superano anche il concetto, tradizionalmente inteso, di famiglia come unione eterosessuale con finalità pro-creative.
Un nucleo familiare può ben essere costituito da soggetti che non hanno la finalità procreativa (gay e lesbiche), oppure che hanno un legame affettivo (non necessariamente sessuale) senza finalità alcuna, se non il compiacimento e il reciproco sostentamento nella convivenza (nonna e nipote).
Queste forme familiari devono trovare tutela giuridica. Del resto “ordinare gli istinti” non significa necessariamente reprimerli. Nella progressione delle civiltà diventa inevitabile l’allontanamento dalle forme tradizionali e questo significa essenzialmente prendere atto della necessità di attuare nuove forme di tutela nel rispetto delle libertà individuali e collettive.
La Segreteria Nazionale
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Grazie per la precisazione importante che mette in luce un equivoco grossolano sull’aggettivo “naturale”, che è stato impropriamente e strumentalmente utilizzato per frenare l’evoluzione dei modelli familiari.
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Vero. Penso che con il progredire (o regredire: dipende dai punti di vita) della società umana si andrà verso la scomparsa del matrimonio e di tutte le istituzioni create solo per darci un senso di sicurezza. Un senso di sicurezza, tuttavia, che soddisfiamo sempre più con mezzi diversi.