Verne


Verne

Verne

Profilico autore di romanzi d’avventura, rimasti nei ricordi indelebili di milioni di ragazzi, Jules Verne è uno dei grandi autori di tutti i tempi.


Dalla voce di Wikipedia, consultata il 13 Maggio 2020 dc, riporto il testo, senza i link interni e le note:

Jules Verne

Jules Gabriel Verne, spesso italianizzato in Giulio Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905), è stato uno scrittore francese. Tra i più importanti autori di storie per ragazzi, con i suoi romanzi scientifici è considerato, assieme a H. G. Wells, il padre della moderna fantascienza. Giunse al successo nel 1863, quando si dedicò proprio al racconto d’avventura.

Tra le sue numerosissime opere, note in tutto il mondo, vi sono romanzi come Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, L’isola misteriosa, Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in ottanta giorni, con alcuni di questi che sono poi divenuti anche film di successo. Con i suoi racconti ambientati nell’aria, nello spazio, nel sottosuolo e nel fondo dei mari, ispirò scienziati e applicazioni tecnologiche delle epoche successive.

Verne è anche uno degli autori più letti in lingua straniera.

Biografia
Gioventù

Jules Verne nacque l’8 febbraio 1828 a Nantes, città portuale della Francia occidentale.

Figlio di Pierre Verne e di Sophie Allote de la Fuÿe, borghesi, Jules fu il primo di cinque fratelli. Gli altri quattro erano: Pierre Paul nato nel 1829, Anna nata nel 1836, Mathilde nata nel 1839 e Marie, nata nel 1842.

Nel 1839, a 11 anni, fuggì di casa imbarcandosi su una nave diretta nelle Indie: il padre magistrato lo ritrovò immediatamente a Paimbœuf nei Paesi della Loira. La fuga nelle Indie era motivata dal desiderio di regalare a sua cugina Carolina, di cui era follemente innamorato, una collana di coralli.

Studiò retorica e filosofia al liceo di Nantes. Scrisse dei poemi e due tragedie in versi.

Il giovane Verne visse, per via della sua vocazione letteraria, un contrasto intenso con il padre, un avvocato che avrebbe voluto tramandare la professione. Per questo, non di propria volontà, concluso il liceo partì per Parigi dove portò a termine gli studi di giurisprudenza. Arrivò a Parigi in un periodo di grandi disordini. Cacciato nel febbraio del 1848 re Luigi Filippo, venne ristabilito il governo provvisorio della Seconda Repubblica francese ed in città si alzarono di nuovo le barricate.

Nella capitale, oltre a stringere amicizie con molte persone in vista, trascorse molto tempo nei circoli letterari (dove ebbe modo di conoscere Alexandre Dumas) e nella Biblioteca nazionale, informandosi e documentandosi – trascrivendo una infinità di appunti – su casi scientifici e storici.

Inizio della carriera letteraria

Intorno al 1848 iniziò, assieme a Michel Carré, a scrivere libretti per operette.

Per alcuni anni la sua attenzione si divise tra il teatro e il lavoro, ma alcune storie di viaggi che scrisse per il Musée des Familles gli rivelarono il talento per la scrittura di opere d’immaginazione.

Nel 1850 abbandonò definitivamente la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura.

Scrisse commedie e tragedie per il teatro, sia pure con scarso successo (uno dei titoli che si ricorda è Pailles rompues, Le paglie rotte). Tramite la conoscenza di Alexandre Dumas figlio convinse Alexandre Dumas padre a rappresentarlo nel teatro di Dumas, Théatre Historique.

Altri scritti compaiono sul Musée des familles: Les Premiers navires de la marine mexicaine e Un Drame dans les airs nel 1851. Nel 1852 Jules Verne divenne segretario del Théâtre Historique (vecchio nome del Théâtre Lyrique, ora Théâtre de la Ville), per poi passare all’Opéra-Comique.

Nel 1857 sposò Honorine Morel, una ricca vedova che gli garantì una discreta indipendenza economica. Ma non fu un matrimonio molto felice.

All’età di trentacinque anni, nel 1862, intraprese la carriera di scrittore, carriera che continuò fino al 1905. A tale anno risale anche la pubblicazione postuma di molti suoi lavori: sessantadue romanzi e diciassette racconti.

Il successo di Verne si dovette in gran parte all’editore Pierre-Jules Hetzel il quale, dopo aver pubblicato nel 1863 un suo primo volume di racconti Cinque settimane in pallone, gli propose un contratto di 20 anni con l’impegno di pubblicarne tre all’anno, consentendo all’autore di abbandonare l’impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.

I viaggi straordinari

Per i suoi Viaggi straordinari scrisse 62 romanzi e 18 novelle che tuttavia, per la critica, sono considerati un genere minore.

Il romanzo Cinque settimane in pallone era ispirato alle imprese pionieristiche dell’amico fotografo Nadar, che nel 1863 aveva costruito un enorme pallone aerostatico, Le Géant (“Il gigante”): il fallimento del progetto convinse Nadar che il futuro dell’aeronautica sarebbe appartenuto ai mezzi più pesanti dell’aria, istituendo un’associazione per la loro promozione, della quale Verne era segretario. Lo scrittore si ispirò all’amico Nadar per il personaggio di Michel Ardan del romanzo Dalla Terra alla Luna (1865).

Nel 1863 scrisse Parigi nel XX secolo, che venne però rifiutato dall’Editore Hetzel e dovrà attendere 130 anni per essere pubblicato. Infatti nel 1989 un pronipote di Verne fece aprire una vecchia cassaforte di cui si erano perdute le chiavi. Si scoprì così il manoscritto dell’opera. L’Editore Hachette lo ha pubblicato, poco convinto, nel 1994. In pochi giorni ne vennero vendute 200.000 copie.

Nel 1864 Jules Verne dedicò un tributo a Edgar Allan Poe (Edgar Poe et ses oeuvres).

Nel 1866 affittò una casa in una cittadina sull’estuario della Somme, Le Crotoy, dove comprò il suo primo battello, con il quale iniziò a navigare nel Canale della Manica e lungo la Senna.

Il 16 marzo 1867, in compagnia del fratello Paul, si imbarcò sul piroscafo Great Eastern (la più grande nave del mondo) a Liverpool, esperienza da cui ricavò il romanzo Una città galleggiante (1870). Nello stesso anno terminava uno dei suoi romanzi più famosi, 20.000 leghe sotto i mari. Nel 1873 pubblicò il romanzo Il giro del mondo in 80 giorni, grazie al quale l’anno successivo poté acquistare lo yacht Saint-Michel II. Nel 1878 navigò da Lisbona ad Algeri sul Saint-Michel III.

Meticoloso nel lavoro di ricerca a tavolino, fra le sue molteplici attività letterarie e di viaggio Verne riuscì a trovare anche il tempo per completare un’opera geografica: raccolse inoltre dati scientifici sempre nel campo della geografia, della zoologia, della fisica, della chimica e della tecnologia. Il suo indice a schede arrivò a comprendere più di ventimila voci.

Recentemente, nei depositi della Biblioteca municipale di Nantes, è stato scoperto un inedito, composto da sei fogli autografi e datato 1869, parte di un’introduzione che Verne dedicava ai grandi esploratori della terra.

Nel 1872 su richiesta della moglie si trasferì ad Amiens, città natale di lei. Ad Amiens, oltre che diventare membro e poi direttore dell’Académie des Sciences, des Lettres et des Arts, fece anche vita brillante. Ad Amiens conobbe e fu amico del pittore Jean de Francqueville (1860-1939) che invitava spesso sulla sua barca.

La biografia di Colombo

Appassionato di viaggi e di vicende esotiche, Verne è stato autore anche di una sorta di romanzo-verità, più che di una biografia, sulla figura di Cristoforo Colombo. Il libro, intitolato semplicemente con il nome del grande navigatore, fu pubblicato nel 1882 sempre dall’editore Hetzel.

Verne – di cui era nota la simpatia per figure leggendarie come quella di Colombo – dipinse il navigatore genovese in maniera epica alla stregua di un valoroso (e anticipatore) Capitano Nemo: non rinunciò però a una documentazione storico-scientifica assolutamente all’altezza della situazione.

Per ricostruire i quattro viaggi di Colombo alla scoperta dell’America poté usufruire della collaborazione di Gabriel Marcel, geografo della Biblioteca nazionale di Francia. Questa amicizia consentì a Verne di attingere abbondantemente dai documenti originali e dalle riproduzioni di lettere e dispacci dello stesso Colombo (va ricordato che il diario originale del navigatore, andato perduto, fu riscritto da Bartolomé de Las Casas).

Il “periodo nero”

Nel 1886 iniziò per Verne quello che lui stesso indicò come il “periodo nero” della sua vita. Si susseguirono le morti di persone molto vicine a lui, tra cui l’editore Hetzel.

Tormentato dalla nevrosi, da una moglie bisbetica, da un figlio difficile che finirà in riformatorio, e da un nipote psicotico, Gaston, che tenterà di assassinarlo, Verne fu colpito da una paralisi alle gambe e finì la sua vita su una sedia a rotelle.

Tuttavia lo scrittore non perse la sua inventiva, ma certamente cambiò le tematiche dei suoi romanzi, che si fecero più complesse, più oscure e meno adatte ad un pubblico infantile, così come cambiò anche lo stile. Ciò si nota in opere di questo periodo come Robur il conquistatore e Il castello dei Carpazi.

Le opere successive al 1892 sono sempre più caratterizzate dal pessimismo e dall’amarezza manifestata verso il genere umano da Verne, che sempre più spesso mise in guardia dall’uso malefico che può essere fatto della scienza (come in Padrone del mondo, seguito di Robur, ormai reso folle dalla sete di potere).

Gli ultimi anni

Nel 1888 Jules Verne divenne consigliere comunale di Amiens. Nel 1903 presiedette il gruppo degli esperantisti della cittadina francese.

Verne morì nel 1905 ad Amiens, a settantasette anni di età, ormai quasi cieco, sofferente di diabete e colpito da paralisi. Ad Amiens trovò riposo nel Cimitero della Maddalena.

Molte sue opere, rimaste inedite, furono fatte pubblicare dopo la sua morte dal figlio Michel, in forma probabilmente riadattata.

Critica

Jules Verne è considerato, assieme ad H. G. Wells, il padre del genere fantascientifico.

Le storie avventurose di Verne, in particolare Viaggio al centro della Terra (1864), Dalla Terra alla Luna (1865) e Ventimila leghe sotto i mari (1869), mescolano un’audace avventura romantica con una tecnologia molto aggiornata o futuribile, cioè estrapolata nel futuro secondo logica.

Le sue opere godettero di un enorme successo commerciale, aprendo la strada ad altri autori.

L. Sprague de Camp ha definito Verne “il primo romanziere a tempo pieno di fantascienza del mondo”. Malgrado la loro popolarità, le opere di Verne vennero considerate per lungo tempo semplice letteratura per ragazzi: dovettero trascorrere molti anni dalla morte dello scrittore prima che la critica nazionale lo ammettesse a pieno titolo tra i grandi della letteratura francese ed è stato soprattutto a partire dagli anni ottanta del Novecento che la critica anglosassone lo ha ampiamente studiato, ritradotto e riconosciuto come uno dei padri della fantascienza, benché Hugo Gernsback l’avesse riconosciuto esplicitamente come tale già nel 1926, nell’editoriale del primo storico numero di Amazing Stories, la prima rivista interamente dedicata al genere.

Secondo Émile Zola «ha portato alle estreme conseguenze ciò che la scienza considera possibile in teoria, ma che nessuno è riuscito finora a mettere in pratica».

Secondo Antonio Gramsci, «nel Verne c’è l’alleanza dell’intelletto umano e delle forze materiali […]. Nello stesso tempo però questo equilibrio nelle costruzioni romanzesche del Verne è diventato un limite, nel tempo, alla sua popolarità (a parte il valore artistico scarso): la scienza ha superato Verne e i suoi libri non sono più “eccitanti psichici”».

Secondo Ray Bradbury «senza Verne, molto probabilmente non avremmo mai concepito l’idea di andare sulla Luna.»

Guido Gozzano, nel suo sonetto In morte di Giulio Verne del 1905, scrisse: «La Terra il Mare il Cielo l’Universo per te, con te, poeta dei prodigi, varcammo in sogno oltre la Scienza.»

La questione massonica

Secondo alcuni autori le opere di Jules Verne contengono moltissimi riferimenti alla Massoneria e ai rituali massonici. In realtà non ci sono prove certe che Verne fosse massone, per cui la questione è dibattuta.

Omaggi

Gli è stato dedicato il cratere Jules Verne sulla Luna, e nel 1995 un asteroide, 5231 Verne.

Il 2005, nella ricorrenza del centenario della sua morte, è stato dichiarato “anno Jules Verne”.

Opere

Romanzi dei Viaggi straordinari

I Viaggi straordinari (Voyages extraordinaires) sono una serie inizialmente di 54 romanzi scritti e fatti pubblicare dall’autore francese Jules Verne tra il 1863 e il 1905: a questi sono stati aggiunti altri 8 titoli postumi a cura del figlio Michel Verne tra il 1905 e il 1919 e 18 racconti inseriti nei volumi.

Secondo l’editore di Verne, Pierre-Jules Hetzel, obiettivo precipuo dei Voyages era quello di “descrivere tutte le conoscenze geografiche, geologiche, fisiche ed astronomiche accumulate dalla scienza moderna e raccontate in una forma divertente e pittoresca… una storia dell’universo”.

Verne dedica un’attenzione quantomai meticolosa per i dettagli e le curiosità scientifiche, assieme ad un senso costante di meraviglia e spirito d’avventura: lo stimolo all’esplorazione e alla scoperta vengono a costituire la spina dorsale dei Voyages.

Parte del motivo di fascino costante che portavano questi romanzi di avventura era che il lettore avrebbe potuto davvero imparare conoscenze di materie quali geologia, biologia, astronomia, paleontologia e oceanografia, oltre a conoscere località esotiche e culture di popoli lontani. Questa grande ricchezza d’informazioni distingue le sue opere come “romanzi enciclopedici”.

Il primo dei romanzi di Verne a portare la dicitura “Viaggi straordinari” fu Le avventure del capitano Hatteras, che era il suo terzo libro.

Le opere di questa serie comprendono sia elementi fantastici sia elementi realistici romanzati, con palesi irruzioni di tanto in tanto nella vera e propria fantascienza (com’è ad esempio Dalla Terra alla Luna) e nel romanzo scientifico (come Ventimila leghe sotto i mari) precursore della fantascienza.

Pubblicazione

Nel sistema sviluppato dall’editore per i Voyages extraordinaires, ognuno dei romanzi di Verne venne pubblicato successivamente in differenti formati: ciò ha portato a più edizioni distinte di ciascun testo.

Una prima pubblicazione a puntate in un periodico, solitamente il bisettimanale Magasin d’Éducation et de récréation, fondato nel 1864 dallo stesso Hetzel. I capitoli venivano illustrati con tavole in bianco e nero da vari artisti dell’epoca.

Una prima edizione del testo completo ma privo di illustrazioni in forma di libro.

Edizioni complete pubblicate in ottavo con copertina dorata a colori. Questa costituiva l’edizione di lusso fatta uscire per le feste di Natale.

Fascino

Jules Verne rimane a tutt’oggi l’autore di romanzi più tradotto al mondo, solo secondo ad Agatha Christie, e l’autore francese più letto. Anche se spesso scientificamente superati, i suoi Voyages conservano ancora tutto il loro senso di meraviglia che tanto colpiva i lettori dell’epoca.

Verne chiarì comunque che il proprio scopo era più letterario che scientifico, spiegando anche: “Il mio scopo è stato quello di rappresentare non solo la Terra, ma l’intero universo… ed ho cercato di realizzare allo stesso tempo un altissimo ideale di bellezza di stile”.

Elenco dei Voyages

Quasi tutti romanzi della serie (ad eccezione di Cinque settimane in pallone, Viaggio al centro della Terra e Il mondo sottosopra) furono originariamente pubblicati a capitoli in periodici.

Cinque settimane in pallone (Cinq semaines en ballon): 1863
Le avventure del capitano Hatteras (Voyages at aventures du capitaine Hatteras) pubblicato in due parti, Les Anglais au Pôle Nord (1866) e Le Désert de glace (1866): 1867
Viaggio al centro della Terra (Voyage au centre de la Terre): 1864, riveduto nel 1867.
Dalla Terra alla Luna (De la Terre à la Lune): 1865
I figli del capitano Grant (Les enfants du capitaine Grant): pubblicato in tre parti tra il 1867 e il 1868.
Ventimila leghe sotto i mari (Vingt mille lieues sous les mers): pubblicato in due parti tra il 1869 e il 1870
Intorno alla Luna (Autour de la Lune): 1870
Una città galleggiante (Un ville flottante): 1871 + I violatori del blocco (Les Forceurs de blocus)
Avventure di tre russi e tre inglesi nell’Africa australe (Aventures de trois Russes et de trois Anglais dans l’Afrique australe) pubblicato a puntate in Magasin d’Éducation et de Récréation: 1872
Il paese delle pellicce (Le pays des fourrures): 1873
Il giro del mondo in 80 giorni (Le tour du monde en quatre-vingt jours): 1873
L’isola misteriosa (L’île mystérieuse) pubblicato in tre parti:Les naufragés de l’air (1874), L’Abandonné (1875) et Le secret de l’île (1875)
I naufraghi del Chancellor (Le Chancellor): 1875 + Martin Paz
Michele Strogoff (Michel Strogoff): 1876
Le avventure di Ettore Servadac (Hector Servadac, Voyages et Aventures à Travers le Monde Solaire): 1877
Le Indie nere (Les Indes noires): 1877
Un capitano di quindici anni (Un capitaine de quinze ans): 1878
I cinquecento milioni della Bégum (Les 500 millions de la Bégum): 1879
Le tribolazioni di un cinese in Cina (Les Tribulations d’un chinois en Chine): 1879
La casa a vapore (La Maison à vapeur): 1880
La Jangada. Ottocento leghe sul Rio delle Amazzoni (La Jangada. Huit cents lieues sur l’Amazone): 1881
La scuola dei Robinson (L’École des Robinsons): 1882
Il raggio verde (Le rayon vert) + Dix heures en chasse
Keraban il testardo (Kéraban-le-Têtu): 1883
La stella del Sud (L’Étoile du Sud): 1884
L’arcipelago in fiamme (Archipel en feu): 1884
Mathias Sandorf (Mathias Sandorf): 1885
Un biglietto della lotteria (Un billet de loterie) 1886 + Frritt-Flacc (racconto)
Robur il conquistatore (Robur le conquérant): 1886
Nord contro Sud (Nord contre Sud): 1887
La strada per la Francia (Le Chemin de France): 1887 + Gil Braltar
Due anni di vacanze (Deux ans de vacances): 1888
Famiglia senza nome (Famille sans nom): 1889
Il mondo sottosopra (Sans dessus dessous): 1889
César Cascabel (César Cascabel): 1890
Mistress Branican (Mistress Branican): 1891
Il castello dei Carpazi (Le château des Carpathes): 1892
Claudius Bombarnac: 1893
Avventure di un ragazzo (P’tit bonhomme): 1893
Le mirabolanti avventure di mastro Antifer (Mirifiques aventures de maître Antifer): 1894
L’isola a elica (L’Île à hélice): 1895
Di fronte alla bandiera (Face au drapeau): 1896
Clovis Dardentor: 1896
La sfinge dei ghiacci (Le Sphinx des glaces): 1897
Il superbo Orinoco (Le Superbe Orénoque): 1898
Il testamento di uno stravagante (Le Testament d’un excentrique): 1899
Seconda patria (Seconde patrie): 1900
Il villaggio aereo (Le Village aérien o The Village in the Treetops): 1901
Le fantasie di Jean-Marie Cabidoulin (Les histoires de Jean-Marie Cabidoulin): 1901
I fratelli Kip (Les Frères Kip): 1902
Borse di viaggio ( Bourses de voyage): 1903
Un dramma in Livonia (Un drame en Livonie): 1904
Padrone del mondo (Maître du monde): 1904
L’invasione del mare (L’Invasion de la Mer): 1905

Ampiamente modificati, e in alcuni casi interamente scritti dal figlio Michel, vi sono le seguenti aggiunte postume alla serie:

Il faro in capo al mondo (Le Phare du bout du monde): 1905
Il vulcano d’oro (Le Volcan d’Or): 1906
L’agenzia Thompson & C. (L’agence Thompson & Co.): 1907
Caccia alla meteora (La Chasse au Météore): 1908
Il pilota del Danubio (Le Pilote du Danube conosciuto anche come Le Beau Danube jaune): 1908
Les Naufragés du “Jonathan”: 1909
Il segreto di Wilhelm Storitz (Le secret de Wilhelm Storitz ): 1910
L’Étonnante Aventure de la mission Barsac: 1919

Romanzi non compresi nei Viaggi straordinari

1846: Un prete nel 1839 (Un prêtre en 1839), pubblicato nel 1991 con i Manuscrits nantais
1847: Jédédias Jamet ou l’histoire d’une succession, pubblicato per il pubblico nel 1991 con i Manuscrits nantais
? : Pierre-Jean, racconto rimaneggiato da Michel Verne nel La destinée de Jean Morénas, poi pubblicato nel 1910 nella raccolta Hier et demain e nel 1991 con Manuscrits nantais
1851: Un dramma in Messico (Un drame au Mexique), pubblicato nel 1876 in appendice a Michel Strogoff
1851: Un dramma nell’aria (Un drame dans les airs), pubblicato nel 1874 con Le Docteur Ox
1852: Martin Paz (1852), pubblicato nel 1875 con Chancellor
1854: Mastro Zacharius o l’orologiaio che aveva perduto l’anima (Maître Zacharius ou l’horloger qui avait perdu son âme), pubblicato nel 1874 con Le Docteur Ox
1855: Un inverno tra i ghiacci (Un hivernage dans les glaces), pubblicato nel 1874 con Le Docteur Ox
1859: Viaggio a ritroso in Inghilterra e in Scozia (Voyage en Angleterre et en Écosse, pubblicato nel 1989 con il titolo Voyage à reculons en Angleterre et en Écosse)
1861: Joyeuses misères de trois voyageurs en Scandinavie, incompleto, i frammenti rimasti sono stati pubblicati nel 2003
1861: L’Oncle Robinson, incompleto, pubblicato nel 1991 con Manuscrits nantais
1861: Parigi nel XX secolo (Paris au XXe siècle), pubblicato nel 1994
1863: Il bluff (Le Humbug), frammento di un racconto pubblicato da Michel Verne e pubblicato nel 1910 nella raccolta Hier et demain
1872: Storia dei grandi viaggiatori: da Annone cartaginese a Cristoforo Colombo; Milano: Treves Editore.
1885: L’Épave du Cynthia , in collaborazione con André Laurie.

Romanzi postumi

1891: La giornata di un giornalista americano nel 2889 (La Journée d’un journaliste américain en 2889), pubblicato nel 1910 nella raccolta Hier et demain, edito già in vita dell’autore nella rivista statunitense “the forum”, nel 1889.
1891: La famiglia Topone (Aventures de la famille Raton), pubblicato nel 1910 nella raccolta Hier et demain
1893: Il signor Rediesis e la signorina Mibemolle (Monsieur Ré-Dièze et Mademoiselle Mi-Bémol), pubblicato nel 1910 nella raccolta Hier et demain
1896: Il pilota del Danubio (Le Beau Danube jaune, pubblicato nel 1908 col titolo Le pilote du Danube)
1897: I naufraghi del “Jonathan” (En Magellanie, pubblicato nel 1909 col titolo Les Naufragés du “Jonathan”)
1900: Il vulcano d’oro (Le Volcan d’or), pubblicato nel 1906
1901: Le Secret de Wilhelm Storitz, pubblicato nel 1910
1901: Caccia alla meteora (La Chasse au météore), pubblicato nel 1908
1903: Il faro in capo al mondo (Le Phare du bout du monde), pubblicato nel 1905
1904: Voyage d’études, ripreso da Michel Verne nel suo L’étonnante aventure de la mission Barsac
1905: Edom, ripreso ne L’eterno Adamo (L’éternel Adam), pubblicato nel 1910 nella raccolta Hier et demain
1905: Une ville saharie, usato come ispirazione per il romanzo di Michel Verne L’étonnante aventure de la mission Barsac.

Romanzi scientifici

1858: Salon de 1857
1864: Edgar Poe et ses œuvres
1866: Géographie illustrée de la France et de ses colonies, in collaborazione con Théophile-Sébastien Lavallée
1870: Découverte de la terre: Histoire générale des grands voyages et des grands voyageurs, publié en quatre volumes, les trois derniers en collaboration avec Gabriel Marcel – volume 1
1878: Découverte de la terre: Histoire générale des grands voyages et des grands voyageurs, publié en quatre volumes, les trois derniers en collaboration avec Gabriel Marcel – volume 2
1879: Les grands navigateurs du XVIII e siècle – volume 3
1880: Les voyageurs du XIX e siècle en 1880 – volume 4
1888: La conquête économique et scientifique du globe, in collaborazione con Gabriel Marcel
1890: Souvenirs d’enfance et de jeunesse.

Raccolte

1874: Il dottor Ox (Le Docteur Ox); raggruppa: Il dottor Oss (Une fantaisie du Docteur Ox), Mastro Zacharius o l’orologiaio che aveva perduto l’anima (Maître Zacharius), Un dramma nell’aria (Un drame dans les airs), Un inverno tra i ghiacci (Un hivernage dans les glaces) e Quarantième ascension française au mont Blanc (un testo di Paul Verne, ritirato nelle edizioni seguenti).
1910: Racconti del passato e dell’avvenire (Hier et demain); raggruppa: La famiglia Topone (Aventures de la famille Raton), Il signor Rediesis e la signorina Mibemolle (Monsieur Ré-Dièze et Mademoiselle Mi-Bémol), Il destino di Giovanni Morenas (La destinée de Jean Morénas), Il bluff (Le Humbug), La giornata di un giornalista americano nel 2889 (Au XXXIX e siècle: La journée d’un journaliste américain en 2889) e L’eterno Adamo (L’Éternel Adam)
1991: Manuscrits nantais (volume 3) a tiratura limitata: Un prêtre en 1835, Jédédias Jamet, Le siège de Rome, Le mariage de M. Anselme des Tilleuls, San Carlos, Pierre-Jean e L’Oncle Robinson
1993: San Carlos et autres récits comprende: Pierre-Jean, Le mariage de M. Anselme des Tilleuls, Le siège de Rome, San Carlos, Jédédias Jamet e Voyage d’études.

Opere teatrali

1846: La congiura delle polveri (La Conspiration des poudres), dramma in versi in cinque atti
1847: Alessandro VI (Alexandre VI), dramma in versi in cinque atti
1847: Un dramma al tempo di Luigi XV (Un drame sous Louis XV), commedia in versi in cinque atti
1847: Don Galaor (Don Galaor), sinossi di commedia in due atti
1847: Il quarto d’ora di Rabelais (Le Quart d’heure de Rabelais), commedia in un atto
1847: Una passeggiata al mare (Une promenade en mer), vaudeville in un atto
1849: Il gallo cedrone (Le Coq de bruyère), sinossi di commedia in un atto
1849: Si ha spesso bisogno di qualcuno più piccolo di noi (On a souvent besoin d’un plus petit que soi), sinossi
1849: Abdullah (Abd’Allah), vaudeville in due atti
1850: La milleduesima notte (La Mille et deuxième nuit), commedia in un atto, musica di Aristide Hignard
1850: Quiridine et Quidinerit (Quiridine et Quidinerit) commedia all’italiana in tre atti
1850: La Guimard (a Guimard), commedia in due atti
1850: Le paglie rotte (Les Pailles rompues), commedia in un atto con la probabile collaborazione di Alexandre Dumas figlio
1851: Tra Scilla e Cariddi (De Charybde en Scylla), commedia in versi in un atto
1852: Il “tour” di Montlhéry (La Tour de Montlhéry), dramma in cinque atti e un prologo, in collaborazione con Charles Wallut
1852: I castelli in California (Les Châteaux en Californie), “comédie-proverbe” in prosa in un atto, in collaborazione con Pitre-Chevalier
1853: Le gioie del giorno (Les Heureux du jour), commedia in versi in cinque atti
1853: Un figlio adottivo (Un Fils adoptif), commedia in un atto, in collaborazione con Charles Wallut
1853: A mosca cieca (Le Colin-maillard), opera comica in un atto, in collaborazione con Michel Carré. Musica di Aristide Hignard
1854: Guerra ai tiranni (Guerre aux tyrans), commedia in versi in un atto
1855: A bordo dell’Adour (Au bord de l’Adour), commedia in versi in un atto
1855: I soci della Maggiorana (Les Compagnons de la Marjolaine), opera comica in un atto, in collaborazione con Michel Carré. Musica di Aristide Hignard
1855: Monna Lisa (Monna Lisa), commedia in versi in atto
1858: La pagina di Madame Malborough (Le Page de Madame Malborough), operetta in un atto attribuita a Jules Verne. Musica di Frédéric Barbier
1858: Il signor Di Scimpanzé (Monsieur de Chimpanzé), operetta in un atto. Musica di Aristide Hignard
1860: L’albergo delle Ardenne (L’Auberge des Ardennes), opera comica in un atto, in collaborazione con Michel Carré. Musica di Aristide Hignard
1861: Undici giorni di assedio (Onze jours de siège), commedia in prosa in tre atti, in collaborazione con Charles Wallut e, probabilmente, Victorien Sardou
1867: Le sabine (Les Sabines), opera buffa, in collaboration con Charles Wallut
1871: Il polo nord (Le Pôle Nord), sinossi di commedia in sei atti e un prologo, quattordici quadri, tratto dal romanzo “Le avventure del capitano Hatteras”
1873: Un nipote d’America (Un neveu d’Amérique), commedia in tre atti, in collaborazione con Charles Wallut
1874: Secondo atto di una commedia senza titolo
1874: Il giro del mondo in ottanta giorni (Le Tour du monde en quatre-vingts jours), cinque atti e un prologo, quindici quadri, in collaborazione con Adolphe Dennery
1877: Il dottor Ox (Le Docteur Ox), opera buffa di Jacques Offenbach, adattamento di Philippe Gille con la probabile collaborazione di Jules Verne
1878: I figli del capitano Grant (Les Enfants du capitaine Grant), commedia in cinque atti e un prologo, tredici quadri in collaborazione con Adolphe Dennery
1880: Michele Strogoff (Michel Strogoff), commedia “à grand spectacle”, in cinque atti e un prologo, in collaborazione con Adolphe Dennery
1882: Viaggio attraverso l’impossibile (Voyage à travers l’Impossible), commedia fantastica in tre atti, diciassette quadri, in collaborazione con Adolphe Dennery
1883: Keraban il testardo (Kéraban-le-Têtu), commedia in cinque atti

Discorsi

Ricevimento all’Università di Amiens

1875: Risposta al discorso del Sig. Gustave Dubouis
1875: Risposta al discorso del Sig. Gédéon Baril
1881: Risposta al discorso del Sig. Pacaut
1892: Risposta al discorso del Sig. Ricquier

Altro

1889: Rendiconto morale della Cassa delle Scuole per l’anno 1888
1889: Discorso d’inaugurazione del circo municipale
1891: Troppi fiori!
1893: Discorso di distribuzione dei premi del Liceo delle giovani ragazze
1894: Il Presidente suo malgrado
1898: Rendiconto delle operazioni della Cassa di Risparmio di Amiens per l’anno 1897.

Trasposizioni cinematografiche

Di Verne si è occupato anche il cinema, fin dai suoi inizi, trasponendo a più riprese molti dei suoi romanzi: da Intorno alla Luna e Dalla Terra alla Luna fu tratto nel 1902 uno dei primissimi film di fantascienza ad opera del regista francese Georges Méliès, Viaggio nella Luna (Voyage dans la Lune). Di varie opere si sono avute delle trasposizioni, come Il giro del mondo in 80 giorni, Viaggio al centro della Terra, Michele Strogoff, I figli del capitano Grant, L’isola misteriosa e Ventimila leghe sotto i mari, sia per il grande sia, in seguito, per il piccolo schermo.

Si riporta di seguito una filmografia (non esaustiva):

Viaggio nella Luna (Le voyage dans la Lune) di Georges Méliès (1902), da Dalla Terra alla Luna.
Viaggio attraverso l’impossibile (Le voyage à travers l’impossible) di Georges Méliès (1904), sceneggiatura dello stesso Verne.
Ventimila leghe sotto i mari (20000 lieues sous les mers) di Georges Méliès (1907), da Ventimila leghe sotto i mari.
Michael Strogoff di J. Searle Dawley (1910), da Michele Strogoff.
Alla conquista del Polo! (La conquête du Pôle) di Georges Méliès (1912), da Le avventure del capitano Hatteras.
I figli del capitano Grant (Les enfants du capitaine Grant) di Victorin-Hippolyte Jasset e Henry Roussel (1913), da I figli del capitano Grant)
Viaggio nella Luna (A Trip to the Moon) di Georges Méliès e Vincent Whitman (1914), da Dalla Terra alla Luna)
Michele Strogoff (Michael Strogoff) di Lloyd B. Carleton (1914), da Michele Strogoff.
Ventimila leghe sotto i mari (20,000 Leagues under the Sea) di Stuart Paton (1916), da Ventimila leghe sotto i mari.
Michele Strogoff (Michel Strogoff) di Viktor Tourjanski (1926), da Michele Strogoff.
L’isola misteriosa (The Mysterious Island) di Lucien Hubbard e – non accreditati – Benjamin Christensen e Maurice Tourneur (1929), da L’isola misteriosa.
Michele Strogoff (Michel Strogoff) di Jacques de Baroncelli e Richard Eichberg (1935), da Michele Strogoff.
I figli del capitano Grant (Deti kapitana Granta) di Vladimir Vajnshtok e David Gutman (1936), da I figli del capitano Grant.
Il corriere dello zar (Der Kurier des Zaren) di Richard Eichberg (1936), da Il corriere dello zar.
The Soldier and the Lady (The Soldier and the Lady) di George Nichols Jr. e – non accreditato – Richard Eichberg (1937), da Michele Strogoff.
L’isola misteriosa (Tainstvennyy ostrov) di B.M. Chelintsev e Eduard Pentslin (1941), da L’isola misteriosa.
Michele Strogoff (Miguel Strogoff) di Miguel M. Delgado (1944), da Michele Strogoff.
Un capitano di quindici anni (Pyatnadtsatiletniy kapitan) di Vasili Zhuravlyov (1946), da Un capitano di quindici anni.
L’isola misteriosa (Mysterious Island) di Spencer Gordon Bennet (1951), da L’isola misteriosa.
Episodi Ventimila leghe sotto i mari – Parte I: La caccia (Twenty Thousand Leagues under the Sea – Part 1: The Chase) e Ventimila leghe sotto i mari – Parte II: La fuga (Twenty Thousand Leagues under the Sea – Part 2: The Escape) dalla serie televisiva Racconti di domani (Tales of Tomorrow) di Charles S. Dubin, Don Medford, Franklin J. Schaffner e Leonard Valenta (1952), da Ventimila leghe sotto i mari.
20.000 leghe sotto i mari (20000 Leagues under the Sea) di Richard Fleischer (1954), da Ventimila leghe sotto i mari.
Michele Strogoff (Miguel Strogoff) di Luiz Gallon (1955), serie televisiva, da Michele Strogoff.
Il giro del mondo in 80 giorni (Around the World in Eighty Days) di Michael Anderson (1956), da Il giro del mondo in 80 giorni.
La diabolica invenzione (Vynález skázy) di Karel Zeman (1958), da Di fronte alla bandiera.
Michele Strogoff (Michel Strogoff) di Carmine Gallone (1956), da Michele Strogoff.
Viaggio al centro della Terra (Journey to the Center of the Earth) di Henry Levin (1959), da Viaggio al centro della Terra.
Il padrone del mondo (Master of the World) di William Witney (1961), dal romanzo omonimo.
Valley of the Dragons, regia di Edward Bernds (1961)
I figli del capitano Grant (In search of the Castaways) di Robert Stevenson (1962), da I figli del capitano Grant.
Cinque settimane in pallone (Five Weeks in a Balloon) di Irwin Allen (1962), dal romanzo omonimo.
Il grande ribelle (1962), da Mathias Sandorf.
L’arca del sig. Servadac, anche noto come La pazza guerra, La pazza guerra delle comete, L’arca del signor Servadac (Na kometě) di Karel Zeman (1970), da Hector Servadac.
Il faro in capo al mondo (The Light At The edge Of The World) di Kevin Billington (1971), dal romanzo omonimo, prodotto e interpretato da Kirk Douglas.
Il raggio verde (Le rayon vert) di Éric Rohmer, dal racconto omonimo, Leone d’oro alla 43ª Mostra del cinema di Venezia.
Il giro del mondo in 80 giorni (Around the World in Eighty Days) di Frank Coraci (2004), da Il giro del mondo in 80 giorni.
Viaggio al centro della Terra 3D (Journey to the Center of the Earth) di Eric Brevig (2008), dal romanzo omonimo.
Viaggio nell’isola misteriosa (Journey 2: The Mysterious Island) di Brad Peyton (2012), da L’isola misteriosa.

Onorificenze

Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia)
— 9 agosto 1870[17]


Dal sito Maraina in viaggio, consultato il 13 Maggio 2020 dc:

In viaggio con Jules Verne

di Marina Lo Blundo

Quando penso alla letteratura di viaggio, immediatamente mi viene in mente Jules Verne. Perché proprio lui? Ve lo spiego subito.

In realtà Jules Verne non ha mai viaggiato. O quantomeno, non ha mai partecipato a nessun viaggio dei quali scrive, spesso in prima persona. Ha sempre scritto i suoi romanzi comodamente seduto alla sua scrivania. Ma, cosa incredibile, con i suoi racconti ha fatto viaggiare, dalla seconda metà dell’800 a oggi, migliaia di lettori, grandi e piccini.

Jules Verne è solitamente considerato un autore di letteratura per ragazzi. In effetti, io ho letto tantissimi dei suoi romanzi d’avventura tra la fine delle Elementari e per tutto l’arco delle scuole Medie. Ma in realtà Verne può dare tanto anche agli adulti, e in questo post cercherò di dimostrarlo.

Io e Jules Verne

Il primo romanzo di Jules Verne che ho letto è stato “Viaggio al centro della terra“.

Meraviglioso.

Ricordo ancora le immagini che mi suscitava mentre leggevo, anzi divoravo, pagina dopo pagina, questo volume (edizione Mursia, con illustrazioni a colori e soprattutto una fantastica copertina rigida che già da sola mi faceva sognare). Amai tantissimo quel racconto, la storia fantastica di uno studioso di vulcani che si vuole calare all’interno di un vulcano islandese e che scopre un mondo incredibile! Chi non vorrebbe fare l’esploratore da piccino? Jules Verne dava la possibilità di diventarlo, di immedesimarsi nei suoi protagonisti, di condividere paure, speranze, pericoli e gioie. Per me era eccezionale.

Sono seguiti L’isola misteriosa, I figli del Capitano Grant, Un capitano di 15 anni, Dalla terra alla luna, La sfinge dei ghiacci e Il superbo Orinoco, Mathias Sandorf, Michele Strogoff, Ventimila leghe sotto i mari (versione fumetto, ma vale uguale), Il vulcano d’oro, Il giro del mondo in 80 giorni, Cinque settimane in pallone e persino il racconto incompiuto, Lo zio Robinson, che ha curiose affinità con l’Isola misteriosa.

Direi che ne ho letti parecchi, eh? Eppure sono pochi rispetto all’impressionante mole di romanzi, racconti, pièces teatrali che Verne scrisse nel corso della sua lunga e prolifica carriera letteraria.

Solo la collana dei Viaggi Straordinari, di cui fanno parte i più noti, contava 54 romanzi.

Poi vi sono i romanzi scientifici, e persino una biografia di Cristoforo Colombo (che a questo punto voglio leggere assolutamente!). Un autore che aveva una fantasia sterminata, una grandissima capacità di scrittura e una cultura vastissima, che gli consentiva di scrivere storie verosimili.

I romanzi più noti di Jules Verne

A fronte di una produzione sterminata di racconti di viaggio e di avventura, i capolavori per cui Jules Verne è ricordato si riducono a pochi ma significativi titoli: il già ricordato Viaggio al centro della terra, quindi Ventimila leghe sotto i mari, L’isola misteriosa, Cinque settimane in pallone e, soprattutto, Il Giro del Mondo in 80 giorni.

Per questi romanzi, occorre fare dei distinguo: vi sono infatti alcune opere che raccontano storie palesemente fantastiche, come il viaggio dentro il vulcano, il viaggio a bordo del Nautilus col Capitano Nemo, i naufraghi dell’Isola sconosciuta, la Sfinge dei ghiacci che attrae come una calamita (e che si ispira ad un racconto di E.A. Poe), sono tutte vicende assolutamente fantasiose anche se trattate con una certa verosimiglianza.

Cinque settimane in pallone e Il giro del mondo in 80 giorni, invece, potrebbero essere tranquillamente delle storie vere.

Cinque settimane in pallone, in effetti, si basa sui dispacci di un viaggio in mongolfiera realmente avvenuto sui cieli d’Africa.

Una missione esplorativa realmente programmata ed effettuata da Zanzibar al Senegal offrì a Verne, viaggiatore della fantasia, di inventare il proprio resoconto sul sorvolo dell’Africa in pallone aerostatico.

Il viaggio reale certamente impressionò i contemporanei, e Verne non perse tempo per scrivere la sua versione dei fatti, anzi: il suo romanzo ebbe successo proprio perché intorno all’impresa reale dei due esploratori si era creata una grandissima attesa e curiosità. Verne scrisse il romanzo giusto nel momento giusto. Non solo, lo fece con una dovizia di particolari, basati questi non sulla sua immaginazione, ma su resoconti di esploratori vari, da conquistarsi la fiducia dei lettori.

L’esplorazione dell’Africa all’epoca, (Cinque settimane in pallone è del 1863) suscitava sull’opinione pubblica europea un fascino e un mistero senza pari: l’ignoto, il selvaggio, l’inesplorato, una nuova mitologia si era creata intorno alla ricerca delle sorgenti del Nilo, intorno alle tribù di Masai e intorno a leoni, elefanti e gorilla. C’era bisogno di un narratore che trasformasse in favola paure e notizie che giungevano da molto lontano.

Quanto a Il Giro del Mondo in 80 giorni, ne ho già parlato qui sul blog. Qui mi preme sottolineare che Jules Verne concepì un viaggio immaginario, ma effettivamente realizzabile che colpì a tal punto l’immaginario collettivo da spingere numerosi personaggi ad intraprendere viaggi simili nel tentativo di abbattere il record degli 80 giorni.

Ci riuscì Nellie Bly, giornalista statunitense che partì, da sola, alla volta del resto del mondo e compì il giro, percorrendo lo stesso itinerario di Phileas Fogg, in soli 72 giorni.

Nellie Bly è una delle donne viaggiatrici che noi tutte dovremmo prendere a modello: non fu semplicemente una viaggiatrice, ma fu una giornalista d’inchiesta in un’epoca in cui questo mestiere era appannaggio principalmente maschile.

In viaggio con Jules Verne

Alla domanda “Quale autore ti ha trasmesso l’amore per la lettura?” Io rispondo “Jules Verne”

Se mi chiedono “C’è un autore che ti ha trasmesso l’amore per i viaggi?” Io ancora rispondo “Jules Verne”!

Uomo dal multiforme ingegno, riuscì a scrivere di luoghi senza esserci mai stato. Ci riuscì perché si documentava e riusciva a trarre delle descrizioni davvero verosimili, tanto che ancora oggi, quando le leggiamo gli crediamo.

Io personalmente credo anche che nel centro della terra, al di sotto del vulcano islandese, vi sia un luogo senza tempo in cui vivono i dinosauri, presso un lago sotterraneo, un piccolo mondo in miniatura ristretto e isolato dal resto.

Allo stesso modo, Verne sa essere molto convincente quando racconta le strategie per la sopravvivenza di quello strano gruppo che finisce sull’Isola misteriosa. Addirittura, ipotizza con fare quasi profetico, la possibilità che l’uomo avrà un giorno di fare un viaggio dalla Terra alla Luna. Io trovo tutto questo meraviglioso. Ammiro lo scrittore talentuoso, ammiro la sua fantasia, ma anche la sua capacità di trovare soluzioni verosimili, di documentarsi, di portarci dentro avventure e viaggi credibili, possibili, anche se assolutamente impensabili.

Perché leggere Jules Verne

Leggere Jules Verne da adulti ci pone davanti a riflessioni molto diverse a quelle che abbiamo fatto da ragazzi.

Notiamo, da adulti, che le trame forse sono un po’ traballanti, che i dialoghi sono poco realistici e che i personaggi sono tagliati con l’accetta, privi di quei dissidi interiori e di quelle complessità d’animo che caratterizzano i personaggi dei romanzi del Novecento.

Ma è indubbio il ritmo incalzante delle narrazioni ed è indubbia la capacità di Verne di portarci con sé in viaggio, di farci notare ora un dettaglio, ora l’altro, di calarci totalmente nella jungla, nella foresta, a bordo di un sommergibile futuribile, su un’isola deserta con un solo coltellino a disposizione.

Noi adulti spesso perdiamo la capacità di sorprenderci. I racconti di Verne in questo senso ci aiutano. E poi c’è un aspetto fondamentale: il viaggio. I personaggi di Verne viaggiano, partono, lasciano la propria casa vuoi per scommessa, vuoi per perseguire un interesse scientifico, vuoi perché i casi della vita li fanno naufragare. Le avventure che vivono sono vere prove di formazione, di crescita personale. Alla fine non si conclude semplicemente un viaggio, ma i protagonisti stessi ne escono arricchiti, e non solo in moneta, come nel caso di Phileas Fogg.

Jules Verne è stato il primo scrittore che mi ha instillato la voglia di viaggiare, di conoscere, di avventurarmi altrove. No, non andrò mai ventimila leghe sotto i mari, non esplorerò mai il centro della terra (a meno che non finisco in una buca di Roma), non naufragherò mai su un’isola sconosciuta. Ma mi piacerebbe fare il giro del mondo una volta, anche in meno di 80 giorni.