Da Democrazia Atea il 10 Maggio 2015 dc:
Comunione e discriminazione
Erano molte le religioni primitive, soprattutto nell’antica Grecia, nelle quali si praticava la teofagia, intesa come consumo rituale di cibo considerato parte stessa della divinità.
La teofagia non è altro che la metamorfosi religiosa simbolica della antropofagia.
Nell’età contemporanea è presente ancora in molti culti, tra i quali quello cattolico, nel quale prende il nome comune di “comunione”.
In Italia è sempre più frequente che il predetto rituale di teofagia costituisca motivo di discriminazione nei confronti di coloro che non lo praticano.
È anche accaduto che alcune maestre di scuola elementare in Toscana, ritenendo di fare cosa gradita al loro dio, abbiano discriminato nella loro classe i bambini esonerati dal rituale teofago facendo regali solo a coloro che invece lo praticavano.
Le riforme scolastiche che il PD sta imponendo al Paese vanno nella direzione della scuola confessionalistica che è l’esatto contrario della scuola pubblica e laica.
Ad oggi, però, questa deriva non si è ancora compiuta e possiamo ancora affermare che le maestre che premiano i rituali teofagici in classe sono responsabili, quantomeno sotto il profilo risarcitorio, di atti di discriminazione.